I somieri: dettagli costruttivi
I Fratelli Ruffatti producono molti tipi diversi di somieri, alcuni dei quali inventati del tutto o perfezionati partendo da tipologie esistenti.
Un esempio di somiere inventato dai Ruffatti, che non ha riscontro in altre case organarie, è il somiere “a ventilabrini”, che trae ispirazione dall’antico somiere “a vento”. Questo tipo di somiere fu prodotto dai Ruffatti negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso.
Piccoli ventilabri, uno per canna, montati su portavento canalizzati, vengono azionati da elettromagneti. Le condizioni di alimentazione delle canne sono simili a quelle del tradizionale somiere a vento. I portavento possono essere facilmente rimossi dall’interno del somiere per operazioni di manutenzione. Questi somieri sono preziosi per l’alto costo di realizzazione e per le eccezionali caratteristiche funzionali e di affidabilità.
Un tipo di somiere oggi largamente in uso è il tradizionale somiere a tiro, perfezionato con l’introduzione di particolari tecnici che ne facilitano la manutenzione e ne innalzano il livello di affidabilità in qualsiasi condizione ambientale.
Le “coperte”, ovvero le tavole superiori sulle quali si poggiano le canne, sono composte da tre strati di mogano massiccio. Gli strati esterni sono di identico spessore, in modo da equalizzare la tensione delle fibre del legno e garantire assoluta stabilità.
Tutto il telaio è di mogano massiccio. I fianchi sono addirittura ricavati da tavole di 60 mm di spessore costruiti, come si può notare nella foto, con venatura che segue la direzione del fronte del somiere. Questo garantisce massima stabilità, evitando le problematiche che sorgono quando si costruiscono manufatti lignei con vene di direzione contrastante.
I ventilabri, leggerissimi, sono tutti realizzati con legno “rigatino”, ricoperti di panno e pelle per garantire tenuta e silenziosità. Per facilitarne la manutenzione sono estraibili.
Le “segrete” sono di grandi proporzioni, capaci di contenere anche le apparecchiature per le unioni elettriche, se presenti. Si possono aprire in pochi secondi per le operazioni di manutenzione. Le stecche per il comando dei registri sono dotate di guarnizioni estensibili che garantiscono massima tenuta d’aria anche in caso di piccole deformazioni del legno.
Organi meccanici innovativi
Molti sono gli accorgimenti messi in pratica dai Fratelli Ruffatti per garantire sicurezza di funzionamento in tutte le condizioni ambientali. Un buon esempio è costituito dall’uso di molle di compressione collocate all’interno delle sedi delle viti. Nel caso di una contrazione anche minima del legname le molle compensano mantenendo a tenuta d’aria la chiusura degli elementi ai quali sono applicate.
Per alcune applicazioni, le tavole dei somieri vengono unite con un particolare tipo di incastro, che serve ad aumentare di molto la superficie di contatto, rendendo l’incollaggio degli elementi molto più stabile e sicuro.
Anche se collocati all’interno dell’organo e quindi non visibili, i somieri di un organo Ruffatti sono belli a vedersi quanto un elegante mobile di casa.
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