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Canne ad anima

Il taglio della lastra è fatto in parte a mano e in parte utilizzando una grande trancia, che consente di realizzare risparmio di tempo e ottenere assoluta precisione di taglio.

All’interno dei corpi, ancora piatti, si segnano le “bocche” secondo lo stile richiesto, in modo che il segno appaia ben marcato al lato opposto.

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La lega è malleabile, per cui si può avvolgerla anche manualmente attorno a forme. Forme coniche sono utilizzate per formare i piedi delle canne. Il metallo è battuto a mano fino a che raggiunge la forma desiderata.

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In altri casi le canne sono arrotolate con calandre adattate per Ruffatti allo scopo.

La superficie del metallo viene ricoperta da un preparato isolante prodotto da Ruffatti, che contiene gomma arabica. L’operatore toglie l’isolante solo dal bordo che sarà saldato. In questo modo il materiale di saldatura si attaccherà solamente sulle superfici ripulite, formando perfetti cordoni di saldatura. Questo procedimento è esclusivamente manuale, rimasto immutato nel corso dei secoli.

Le canne vengono poi lavate e arrotondate a mano. Per quelle di maggiori dimensioni si utilizzano brunitori in acciaio.

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A completamento delle lavorazioni tutte le canne, grandi e piccole, vengono singolarmente lucidate a mano.

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Anche le canne di 8 piedi collocate all’interno dell’organo e mai visibili, sono realizzate con la lega al 95% di stagno. Straordinarie per bellezza, resistenza e qualità acustiche.